martedì 19 agosto 2008

....OLIMPIADI SI, MA SENZA IPOCRISIA...


"Appena la bandiera a stelle e strisce iniziò ad osccillare nel vento di quell’estate messicana, Tommie Smith e John Carlos rimasero in piedi sul podio, con le loro medaglie al petto (per la cronaca, una era fatta d’oro ed una di bronzo), abbassarono le loro teste, ed alzarono un pugno, il destro Smith, il sinistro Carlos, pugni evidenziati dai loro guanti di cuoio nero…

...La sua premiazione divenne uno dei più grandi simboli per immagini di tutto il XX secolo, e si trattò senza dubbio della cerimonia di medaglia più popolare di tutti i tempi, nonché un momento fondamentale per movimento di diritti civili.
Ad accompagnare Tommie Smith nella Storia, il suo collega ed amico John Carlos, medaglia di bronzo nella stessa gara.
Smith disse più tardi a chi lo intervistò che il suo pugno destro, dritto nell’aria, rappresentava il potere nero in America, mentre il pugno sinistro di Carlos rappresentava l’unità dell’America nera.
Con i loro pugni alzati, lì su quel podio olimpico, Tommie Smith e John Carlos comunicarono al mondo intero la loro solidarietà con il movimento del black power, che in quegli anni lottava aspramente per i diritti dei neri negli Stati Uniti.
In maniera non violenta i due stavano attuando quella disobbedienza civile che era stata auspicata da Martin Luther King (morto poco prima delle Olimpiadi)... i loro occhi rivolti verso il basso (e non verso la bandiera americana), insieme al loro pugni foderati di cuoio nero, suscitarono enorme scalpore e polemiche.
Un gesto silenzioso che scavò dentro molte coscienze..."



Aspettando un Tommie Smith del 2008, scrivo un post per buttare dell'acetone sullo strato di fondo tinta di qusti giochi olimpici.
Per conoscere una delle tante contraddizioni di queste olimpiadi dal blog di Federico Rampin, inviato della repubblica :
2 GUERRA CHIMICA CONTRO... LE NUBI

1 commento:

Anonimo ha detto...

e soprattutto il Tibet..ma di quello non si può parlare..