giovedì 30 ottobre 2008

... IO MI EMOZIONO...


Mi è capitato di dover litigare con il Signor bibliotecario dei miei coglioni dell'uniVersità di Lecce per aver quattro libri. INDIGNAZIONE E RABBIA
Mi è capitato di ascoltare il monotema contro la mia persona e quella delle mie sorelle appena sveglia e a un metro da me. PENA
Mi è capitato di assistere alla laurea della mia amica Katia e a piangere come un'idiota; anzi un'idiotissima perchè ero in bagno. Sono sensibile a certe immagini e certi momenti come quello di una mamma che abbraccia sua figlia prima di incidere l'ultima lamina di un processo. SPERANZA E PAURA.
Mi è capitato di cucinare pasta con le zucchine e la pancetta per un'altro; mi è capitato di spiegarli la mia reticenza quasi insolente verso i regali; mi è capitao di affondare il mio viso nel suo collo per quella specie di crisi mistica pre-mestruale. AFFETTO
Mi è capitato di giocare ad acchiapparello con la mia Chiara. AMORE
Mi è capitato di comprare un pacco di togo al cioccolato al latte, e mangiarli per strada. DISPERAZIONE
Mi è capitato di svegliarmi e fare una doccia, con shampoo incluso. PRONTA PER UNA NUOVA GIORNATA GLORIOSA.

Me paso que tuve que discutir con el senhor de la biblioteca de la universidad de Lecce de mis cojones para obtener cuatro libros. INDIGNACION Y RABIA
Me pasò que escuché el monologo contra mi persona y contra las de mis hermanas cuando acababa de despertarme y a un metro de mi. PENA
Me pasò que asisitì a la discussion del trabajo final de carrera y lloré como una tonta, mejor, ua super tonta porque estaba en el banho.Estoy muy sensible a algunas imagenes o algunos momentos como lo de una madre que abraza su hija antes de el ultimo acto de un trabajo de tres anhos. ESPERANCIA Y MIEDO.
Me pasò que cociné pasta con las calamacines para una otra persona; me pasç que tuve que explicarle cuanto no estoy acostumbrada a los regalos; me pasò que puse mi cara en su cuello para aquella crisi antes de la regla. AFECTO
Me pasò que jugé con mi Chiara. AMOR
Me pasò que compré una confeccion de chocolate y los comì por la calle. DESESPERACION
me pasò que me desperté con una ducha, shampoo incluido. LISTA PARA UN NUEVO DIA GLORIOSO.

sabato 18 ottobre 2008

...NO ANOREXIA D'ARTISTA...(?)

Questa è la campagna pubblicitaria di Oliviero Toscani per il marchio Nolita. La ragazza è la francese Isabelle Caro (1,65×40 kg), che ha scelto di mostrare il suo corpo consumato “perchè la gente sappia e veda davvero, a che cosa può portare questa malattia”.
Molte critiche, molti applausi, molto rumore.
Io prima di dare il mio giudizio ci penso un pò. A voi la parola.

Esta es la publicidad de un fotograto italiano con exito que se llama Oliviero Toscani para la empresa Nolita. La chica es la francesa Isabelle Caro (1,65×40 kg) que ha querido ensenhar su cuerpo consumado "para que la gente sepa y vea a lo que lleva esta enfermedad"
Muchas criticas, muchos sostenidores, mucho ruido.
Yo antes de dar mi judicio prefiero esperar y pensar un poquito. A vosotros la palabra.

lunedì 13 ottobre 2008

..DIARREA PAROLIFERA...

La camomilla rende più fluidi i pensieri dopo una giornata infernale inseguendo il signor Tempo.
Non siamo super eroi, non possiamo fare tutto, tutto non può riuscirci bene.
Sbagliamo per capire, cadiamo perchè le cicatrici ci fanno onore, e sbaglieremo e cadremo fino a quando saremo vivi.
Non siamo super eroi, non ci trasformiamo la notte mettendo una maschera: di notte, prima di abbracciare le braccia di Morfeo, ci chiediamo cosa abbiamo fatto oggi, come l'abbiamo fatto e come avremmo potuto farlo meglio.
Non siamo supereroi, per questo siamo belli.
Una dolce buonanotte.

La manzanilla hace mas fluidos mis pensamientos despues de un dia de infierno para seguir el sinhor Tiempo.
No somos heroes, no podemos hacer todo, y todo no puede salirnos bien.
Nos Equivocamos para comprender, caimos porque las cicatrices nos dan honor y nos vamos a equivocar y a caer hasta que estamos vivos.
no somos heroes, no nos transformamos por la noche llevando una mascara: por la noche, antes de ir entre los brazos de Morfeo, nos pedimos que hemos hecho hoy, como y como pudiamos hacerlo mejor.
no somos heroes, por eso somos guapos.
Una dulce buenas noches.

domenica 5 ottobre 2008

..L'APE REGINA AFGHANA..


Negli ultimi tempi questo spazio ha le caratteristiche più di un necrologio che di un blog. Potrei raccontarvi delle mie digressioni mentali, della pedagogia della comunicazione che sto studiando ( martedì l'esame!!!) o delle canzoni che sto ascoltando in questo periodo; ma rispetto a quello che mi circonda tutto questo perde importanza, a maggior ragione se lo voglio condividere con voi.
E' del 29 settembre la notizia della morte di Malali Kakar, una delle poche donne afghane che trovano il coraggio di denunciare la propria condizione in un paese instabile, per versi senza la garanzia dei diritti civili, minato alle fondamenta dai fondamentalisti talebani e la loro guerra del terrore e delle bombe.
Questa donna faceva parte della polizia di Kandahar, aveva smesso di usare il burka, ed era simbolo di una rinascita del movimento civile delle donne. Ecco perchè è stata uccisa, spiaccicata sulla porta di casa sua come una mosca.
Vi lascio alcune sue parole rilasciate durante un'intervista a "la repubblica":
"crimini alle donne sono reati su cui i miei colleghi maschi non vogliono investigare. Ricordo di quella volta che scoprii una donna e sua figlia incatenati al letto. La donna era vedova e i familiari l'avevano passata in moglie al cognato che però l'aveva legata al letto per dieci giorni a pane e acqua. Ho liberato molte donne dalla schiavitù dei loro uomini e questo mi è valsa una certa notorietà tra le donne che mi amano e mi fanno sentire forte contro le minacce di morte".

hacen algunas semanas que este espacio se parece ma en anuncios de personas muertas. Podria contaros lo que me pasa por el celebro, de lo que estoy estudiando (el proximo martes tengo el examen!) o de la musica que estoy escuchando; pero en comparacion con lo que esta pasando a mi alrededor, todo esto pierde importancia, sobre todo si la quiero compartir con vosotros. Es del 29 de semptiembre la noticia de la muerte Malali Kakar, una de las pocas mujeres del Afghanistan que han encontrado el coraje para denunciar su condicion en un estado instable, por un lado tamvbien sin ninguna garancia de los derechos civiles, siempre en peligro por los talebanes y su guerra del terros y de las bombas.
Esta mujer trabajaba en policia del aAfghanistan, no llevaba mas el burka, y era el simbol del movimiento civil para las mujeres. Por esa fue asasinada, a la puerta de su casa como un mosquito.
Os dejo algunas frases suyas:
"crimines a las mujeres son reatos sobre los cuales mis coleguas hombres no quieres investigar. Recuerdo de aquella vez cuando descubrì una mujer y su hija encadenadas a la cama. El marido de la mujer estaba muerto y los familiares decidieron que tendria que ser la mujer del conhado que la puse allì con solo pane y aigua. liberé muchas mujeres desde la esclaitud de sus hobres y por eso tengo exito, la mujeres que me quieren y me dan fuerza contras las amenazas de muerte.".

venerdì 3 ottobre 2008

... LE MORTI BIANCHE...

" Io vorrei dirti Italia, tu ridi ma..tante volte quando ti succede un incidente sul lavoro, in cantiere, un pò mona sei tu...quello che non capisco io è perchè se lo stesso tipo d'incidente ti succede all'estero in divisa ti mettono la bandiera sulla bara ma se ti succede in cantiere sei mona e basta!"
MARCO PAOLINI - "miserabili"-

Agli operai morti sul cantiere dell'A1.
Voi siete i nostri veri eroi.
In requiem e in onore.



Se llaman " muertos blancos" los que pierden la vida mientre trabajan. En Italia, desfortunatamente, son muchos.
Marco Paolini, un actor/autor de la Italia que viaja contra, se pide porque quien muere por un accidente fuera del teritorio y con una uniforme vuelve con la bandera de honor, en cambio quien muere al trabajo, un obrero.. se ha muerto porque era un tonto o para no haber tenido suerte.