lunedì 31 marzo 2008

San Pablo mio desde Galatina haz un milagro ahora a esta chica


El Tarantismo era una forma d'expresar histeria y repression sexual.


He llegado a esta conclusion gracias a una noche en un piso, per la primera vez dsesde cuando estoy aqui, de verdad español ( "appartamento spagnolo" es el titulo de una pelicula): un prof de antropologia que cocina, una femme fatal che trabaja en radio popolare, una flaca de chica inglesa, un tio al que le gusta el ultimo cd de Vinicio Capossela, una tia con el pelo azul y un musico que està flipando por twin peaks ( yo l' acabé jejejeje)
Siempre me he preguntado sobre la existencia de este veneno de l'araña taranta que empujaba a mujeres a treparse dobre una rejilla o un altar, que tiraba al suelo mujeres, que hacia espectaculo y daba miedo a la gente al rededor de la pequeña iglesia de San pablo en Galatina.
Mis recuerdos estan muy desenfocados,hubo el ultimo caso de taranta en los años noventa, y mas alla de las palabras de mi madre para que no pusiera nada de rojo, porque este color seduce a la taranta y podia ser peligroso, me quedan solo los gritos de estas mujeres y el sol que se levantaba alegro al 29 de Junio.
Con el trabajo de Ernesto De Martino he probado a profundizar este tema y los cuentos de la mujeres despues del trans y el baile dan estremecimientos, como el cuento de mi abuela sobre una pariente suya que desde Mayo no conseguia estar quieta y pagaba los musicos con sus panderetas para poder bailar y librarse desde el veneno.

Es un canto desesperado a ritmo de mi corazon, es un baile desenfrenado que corre en mi sangre, estoy siempre mas convencida de este.



Para quien quiere saber mas, consejo :

" La terra del rimorso " d e Ernesto De Martino www.croponline.org/tarantismo.htm
musica del "canzoniere grecanico salentino"
dos peliculas de gran impacto directas por Edoardo Winspeare : "sangue vivo" y " Pizzicata"




domenica 30 marzo 2008

campagna per compagnia: e tu, che cosa vuoi urlare?

¿ Y tu, que quieres gritar?
I tu, que vols cridar?
Ce bbò cridi?

mercoledì 26 marzo 2008

"buscando vuestra deseada forma verdadera"


Era uno di quei tanti giorni qui a Barcelona in cui mi sono alzata e ho provato a dare una svolta per il verso giusto alla mia persona. Mi sono messa in cammino e ho trovato questa esposizione sulle donne che non conosciamo, quelle che camminano per strada immerse nei loro pensieri, quelle che hanno bisogno di aiuto ma non lo danno a vedere, quelle che trovano complicità in una chiaccherata con le amiche al bar.
Il fotografo è catalano, Luis Guerin, e porta in giro per il mondo una specie di film in foto di queste donne che ha incontrato per strada, che ha seguito di nascosto e di cui ha provato a supporre i pensieri. E' che il mondo femminile è intricato, inutile nasconderci dietro un dito... il nostro cervello è un labirinto in cui parte emozionale e parte razionale sono in eterno conflitto.
Molte vorrei essere un uomo, invidio loro la testa binaria-entrata e uscita/ zero e uno/acceso e spento- (e mio padre lo sa bene visto che, almeno una volta al mese, quando ero a casa glielo rinfacciavo.."perchè non ci hai messo la y invece della x?") ma non posso esularmi dal riconoscere che, nonostante tutto, è anche questa la bellezza di una donna.
Credo che ognuna di esse si cerchi ogni giorno, ogni istante: la forma perfetta, il vestito adatto, il trucco giusto e i particolari messi al punto giusto per trovare anche il proprio io o, secondo le parole impresse in un fotogramma, la propria forma veritiera.
La mia famiglia è decisamente matriarcale, sono cresciuta sapendo che mia mamma passa notti e notti insonni, e ce l'ho nel sangue la complessità nell'elaborazione mentale, posso mitigarla, mascherarla ma non posso sfuggirci.
I giorni "così" capitano a tutti ma i nostri... sono atroci e inerrabili, anche perchè non si riuscirebbe logicamente, ma quello che mi chiedo adesso è: fino a che punto una donna ha la forza di rimediare alle proprie ferite, rialzarsi e lasciarsi non-capire dal mondo attorno?

martedì 25 marzo 2008

ode alla schiacciatina


Pablo Neruda ha scritto nelle sue "odi elementari" pagine sul pomodoro, i carciofi e le cipolle..non è assolutamente mio intento emulare il poeta dell'amore, ma mi urge scrivere, nel mio piccolo e con i miei umili strumenti, un elogio alla schiacciatina.

Saporito misto di carne macinata, uova, pane grattuggiato e formaggio mi ha folgorato per una settimana intera: buona, facile da cucinare, sana e adattabile ad ogni tipo di necessità. Si può congelare, infagottata in un panino, o con una colorata insalata;con il formaggio fuso sopra, la maionese/ketchup.

Più formaggio ci metti più morbida e gustosa sarà, come quelle di mia mamma e di mia nonna- che per farle perfettamente rotonde utilizzava il tappo della zuccheriera- ..insuperabili!

Con una cottura paziente si forma la crosta tutto intorno che darà una magnifica sensazione sotto i denti..e con 2 euro di carne macinata..il congelatore si riempie!

Erasmus, studenti e mamme.. impariamo tutti a fare le schiacciatine..

PS. una delle mie le offrirò alla mia paziente compagna di stanza che quando ha visto suor germana mi ha detto ridendo. questa è una delle tue sparate

lunedì 24 marzo 2008

elogio a barcelona....


Sarà l'aria erasmus ma sono proprio innamorata di questa città, e sono incredibilmente soddisfatta per non conoscerla solo come turista.
Perchè è difficile che un turista scopra i piccoli vicoli che attorniano la caotica rambla, non sentono il profumo della biancheria stesa dai piccoli balconi stile Napoli; non passano per carrer de l' hospital con gli immigrati dalle facce losche, che sussurrano "Hola, guapa!", e tutti i suoi portoncini e serrande colorate con lo spray.
Essendo di passaggio non hai il tempo di giocare al gioco "scegli la strada che più ti ispira e cammina", non hai il tempo di assaporare la doppia faccia di plaza del tripi e carrer de escudellers di mattina e di notte.
Non si possono conoscere i tipi da metro di domenica mattina, da sabato mattina alle 5 e da venerdì sera.
( i primi sono i vecchietti innamorati, i secondi sono i punkabbestia, gli sfatti da troppa festa, e le signore che fanno le pulizie invidiose che mentre per te è finita la giornata per loro inizia, e infine il venerdì sera è il turno dei ragazzini super pircingati con annesse ragazzine minigonnate, tutti in un assordante delirio pre-orgasmo)
E poi questa città sa dare ciò di cui hai bisogno: se vuoi il silenzio lo trovi alla barceloneta sui geniali sedili di granito che rivolgono lo sguardo verso il mediterraneo, lo stesso che bacia anche la mia terra; se vuoi delirio non c'è bisogno neanche di domandare (razzmatazz/rambla/magic/ etc..etc..), se vuoi buona musica dal vivo camminando un pò ( a dire il vero abbastanza) c'è il pipiolo e il mediterraneo, dei sotteranei dove giovani, e non, cantautori si alternano divertendosi e divertendo mentre tu mangiando mangiando le noccioline salate che non finscono mai e sono gratis.. hai una sete boia e..camarero! Una caña!
La cultura non manca, l'arte e la storia tantomeno...e se vuoi incontrare gente senza formalità.. il nascosto mariatchi, famoso come bar di manu chao: piccolo, annebbiato, economico, e contagiosamente allegro. Provare per credere...
Vi aspetto.. nella anche un pò mia Barcelona!

venerdì 21 marzo 2008

voce del verbo amare...

Cert, clar i breu
MISHIMA
Tan cert, tan cert com que tu i jo som altres.
Tan cert,tan cert com que no hi ha res més.
Tan clar,tan clar com que la nit ens espera
Tan clar,tan clar com que no ho fa per tothom.
Tan breu,tan breu com qui no espera resposta.
Tan breu,tan breu com qui sap el que diu.
Ara i aquí,T'estimo, t'estimo, t'estimo.

Complice un emicrania all'emisfero destro (quello razionale...), complice questa stupenda canzone dei mishima, mi sono decisa a parlare di lui.
Troppe frasi fatte girano attorno all'amore; basta prenderci in giro con le mele, le frecce e i santi. questa cosa amorfa fa più male che bene la maggior parte delle volte.
La mia generazione lo sa bene, ecco perchè cerca solo il tanto gustoso e meno complicato sesso, che è una cosa ben distaccata dall'amore (le principesse e i principi azzurri sono caduti a turno dalla torre del XXI secolo), e non posso certo biasimarla.
In castillano si dice "estar juntos a gusto".. una espressione tanto carina che finisce per marcire quando qualcuno prova delle sensazioni che escono fuori dal gioco.
Quindi se l'amore eterno non esiste, ma solo momenti che inevitabilmente si dissolveranno in un triste ricordo, perchè allora il 90 per cento delle canzoni continua a parlare di lui? Forse perchè quando ti manca una cosa sei portato a pensarla in continuazione, o perchè non ci sono abbastanza argomenti nel mondo da mettere in rima?
E perchè se è una pillola così amara continuiamo a ingoiarla poetici nei versi?
"L'amore è il motore del mondo".. per me è un motore che inquina troppo.

alza il pugno mia piccola rivoluzionaria...

Barcelona mi sta facendo riscoprire anche la mia anima manifestatrice.

Ho partecipato ad abbastanza manifestazioni qui, e mi sono resa conto di quanto ognuna è non solo un atto collettivo di grande forza ma anche una infinita fonte di suggestioni: è difficile che una foto scattata in questa situazione non dica nulla, o che uno dei loro motti non ti rimane in testa.

Mi affascina la gente che ci partecipa come quella che rimane al ciglio della stada (magari anche con un bicchiere dello starbucks); vorrei conoscere la storia della donna dal laro cappello che urla "no a bolonya, no a bolonya"; entrerei nello sguardo fisso del ragazzo dal naso rosso, per capire cosa cerca intorno a lui.

E poi, le manifestazioni qui sono molto musicali.. tamburi e percussioni, incazzati anche loro,che gridano: ascoltateci!

giovedì 20 marzo 2008

..A VEURE.....


E quindi...anche io mi sono trasformata in una internauta.
5 minuti ed ecco..una piattaforma da modellare come si vuole.
Un esperimento per me che non riesco a non avere sempre in borsa una bic e un moleskine..
Prego, scegli una nota e partecipa al mio allegramente triste canto nel vento.
Offre la ditta.