martedì 22 settembre 2009

... TUTTI I NUMERI DELLA PROPRIA VITA...


Ero lì, ferma, immobile e pensavo: dai, dai, vieni in mente! Forza, non puoi averle dimenticate! 5165 si! queste sono sicure ma l'altra che manca dove la metto?
Avevo dimenticato il numero della carta postepay. Ero praticamente in meditazione davanti al bancomat che per la terza volta mi credeva un impostore, vaglielo a spieare a quella macchina che mi mancava un numero, solo un numero.
Fu lì che ho avuto il lampo di genio: MA QUANTI CAVOLO DI NUMERI CI DOBBIAMO RICORDARE NELLA NOSTRA VITA DI UOMINI TECNOLOGICUS?
Mia nonna non aveva questo fardello da tenere a mente, sapeva che anche se dimenticava il numero di telefono (fisso) di casa di sua sorella lo avrebbe trovato sull'agenda.
Noi invece se dimentichiamo il pin del cellulare non ricordiamo neanche il numero civico di casa nostra perchè anche quello era memorizzato nel tom tom; così come non possiamo permetterci di dimenticare il numero della carta di credito, il numero di riconoscimento dell'allarme di casa, i numeri della scheda per noleggiare i film, il codice PUK per sbloccare il telefono se sbagliamo per tre volte a inserire il PIN, la matricola universitaria.... Oddio! Il nostro cervello è intasato di numeri!
E le password? Per accendere il computer, per leggere le mail, per entrare in facebook, in messenger, per utilizzare i servizi on line della segreteria dell'università, per scrivere sul proprio blog, per fare qualsiasi cosa.
La tecnologia è una cosa meravigliosa , lo so..ma in questo momento, quando sto quasi sbroccando perchè non posso vedere quanti sono e se ci sono i miei sudati risparmi di una vita, ora in cui sono cosciente che quel numero completo non ce l'ho scritto più da nessuna parte perchè credevo fosse tanto semplice che fosse impossibile dimetnicare..adesso ho deciso di fornirmi un'agenda grande quanto tutta la borsa e grossa come le pagine bianche per sopravvivere a questo groviglio di numeri e parole senza senso! E in culo la sicurezza!

venerdì 18 settembre 2009

... KABUL 2009/09...


A costo di apparire antipatica, cinica e insensibile...ma lo devo dire.
Non ho ancora capito perchè chi muore facendo il proprio lavoro con una divisa e lontano da casa avrà la bandiera attorno alla bara; invece chi muore facendo il proprio lavoro a pochi km dalla propria casa, anch'esso con una missione e anch'esso ugualmente eroe... non ha nulla di tutto questi ossequi e di questo parlare.
Con tutto il rispetto e il mio piccolo cordoglio per le vittime di tutte le diverse "Kabul" che ci sono state e i loro cari, ma questo proprio non riesco a spiegarlo.

venerdì 11 settembre 2009

...DISTURBI PSICHICI...

Questa volta non ho intenzine di dire nulla di "illuminato".
Questa volta vi faccio entrare in questo istante, quello in cui sto scrivendo e sto pensando.
Finalmente alla radio di paese passano una canzone decente invece delle solite menate commerciali, la voce della speaker incalza...chissà io.
Eva mendes in posa sexy e accattivante mi fissa dalla pagina patinata di Vanity Fair; non la smette, mi da fastidio; smettila!; Mi dai fastidio!; Ok ok, ho capito, sei bella, hai i soldi, hai tutto ma adesso fottiti!
A cosa serve l'ecologia..... non mi viene in mente nulla oltre le solite storie.
Un martello gonfiabile mi fa venire in mente la canzone "datemi un martello...lo voglio dare in testa a chi non mi va..." ....dunque:
EVA MENDES CHE MI HA PROPRIO ROTTO LA VAGINA..( IO NON CE L'HO LO SCROTO..)
A LORO DUE ( CHE SO IO... sennò poi volete sapere troppo) E LORO DUE MACCHINE SOLITARIE.
LA SEGRETARIA DEL MIO DENTISTA
IL LAVORO
LE ZANZARE ( non per me principalmente ma per no sentire più il mio ragazzo litigarci)
E basta, per adesso.
De andrè mi guarda dalla sinistra... lui però non mi da fastidio... dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior... quanto vorrei che fosse vero. Pensare che lui se ne sia andato da un tumore ai polmoni mi mette tristezza .. anche perchè pure io fumo.
I libri sono belli, sono un pezzo della mia vita, mi identificano come un codice fiscale... senza averne uno attorno non ci so stare.
e poi mi piacciono pure le cartelline, quello ad anelli, per metterci dentro le foderine ...danno un senso di ordine e importanza alle cose che conservano dentro.
Mi identifica anche questa stato di disturbo mentale a cui questo pc fa da testimone.
brutto merda! e tu mi lasci fare questo? E che c'entrano sti poveri cristiani che stanno leggendo (forse) ?

mercoledì 9 settembre 2009

... DOMANDE ESISTENZIALI ...

Sono tante le domande che un uomo nel corso della propria vita si pone: cosa ci apsetta dopo la morte; se ci sono altre forme di vita nell'universo; se un dio esiste veramente; se un giorno potremmo diventare come gli uccelli e volare liberi nell'aria; se la medicina riuscirà a sconfiggere il cancro; se esiste la felicità eterna....
Ma la domanda che più di tutte insegue la mia anima in questi giorni è: CHE CAZZO CI STAVA A FARE PATRIZIA D'ADDARIO, LA BUTTANA DI LUSSO PIU' FAMOSA FAMOSA D'ITALIA, AL FESTIVAL DEL CINEMA DI VENEZIA?
Vi chiedo umilmente aiuto... non posso superare questo periodo da sola, ho bisogno del vostro appoggio.

lunedì 7 settembre 2009

... DA GRANDE VOGLIO FARE ...L'OMBRELLINA!...


DOPO "CONTROVENTO" INAUGURO UNA NUOVA SEZIONE :
DA GRANDE VOGLIO FARE ...

Tacchi e motori, professione ombrellina

DAL NOSTRO INVIATO MISANO - A Dimitri gira la testa. Eccolo là che urla eccitato all' amico: «Dai scatta, scatta». E l' amico scatta foto su foto, mentre la bella Irene sorride abbracciata al «suo» Dimitri, che ha il cuore che frulla in cielo e il sorrisone un po' ebete all' altezza dell' ombelico di lei: tacco dodici, sorriso killer e argomentazioni molto basic e altrettanto instinct. Vita da ragazze ombrello, quelle che nei weekend fatti di marmitte roventi e staccate violente, mettono insieme le passioni del maschio nel luogo comune più comune che c' è: donne e motori. Un vero standard senza tempo. Le animatrici di testosterone da paddock guadagnano dai 200 agli 800 euro al giorno. Dipende dalla professionalità. E dalle agenzie. Laura, che lavora per Yamaha e sceglie le ombrelline, dice che qui manca un po' la cultura della professione. «Devono essere seducenti e al tempo stesso non scadere in volgarità. Le migliori sono le americane, là questo è un lavoro vero e proprio». Sì, negli Usa c' è anche il sito umbrellagirlsusa.com. Tu chiami, loro arrivano. «Qui invece ci sono le agenzie di modelle. Ma la bellezza non sempre basta».E poi ci sono le variabili. In Suzuki, per esempio, va molto il fetish, con le ragazze vestite da poliziotte con tanto di manette a portata di mano. La Honda di Cecchinello ha puntato sulle conigliette di Playboy. La moto magari non vince. Ma i fotografi non mancano mai. E chissà perché. Nel club delle modelle trovi di tutto: c' è l' ingegnere aeronautico Patricia, che spesso regge l' ombrello a Valentino e la bella Irene, responsabile vendite per una grande azienda di moda che qui sfila per conto di Ducati Pramac. Poi c' è Stefania, che per andare in griglia accanto a Lorenzo ha dovuto vincere il concorso indetto da Fiat e Radio Deejay. Certo, non sempre tutto fila liscio. In Qatar si accorsero che non esistevano agenzie di modelle e qualcuno provòa contattare un sito di escort extralusso. Niente da fare: volevano duemila euro per una comparsata. E che siamo matti? Ma nel resto del mondo problemi zero o quasi. Qui in riviera, poi, terra di cubiste e motori, rendere il paddock più eccitante è uno scherzo. Da non dimenticare mai, però, il fattore meteorologico: con la pioggia e il freddo la poliziotta scosciata fradicia che sorride nel vuoto fa un po' strano. Ma anche in quel caso un bel Dimitri motivato non manca mai. Un abbraccio, un bel sorriso ebete e via: scatta, scatta. - (b. f.)


martedì 1 settembre 2009

... UN PROFUMO SENZA BOTTIGLIA...

Sincera? Allora sarò sincera: non riesco a trovare un'introduzione al tema che voglio toccare. La soluzione quindi è andare dritta al sodo.
IL TAGLIO DEI CAPELLI E' UN MOMENTO CRUCIALE NELLA VITA DI UNA DONNA.
State ridendo? Ok, magari non lo è per tutte...ma per molte si..Quindi smettete di sghignazzare.
I capelli sono molto spesso legati alle aspirazioni, alle lune ( di cui noi siamo mooolto dotate), sono il simbolo di promesse fatte con se stesse o di colpi di coda imbizzarriti.
Sansone aveva nei capelli la propria forza, i figli dei fiori ne facevano un veicolo di pace, disobbedienza e di ritorno alla natura, i nobili francesi del 700 esaltavano la propria posizione sociale attraverso un'acconciatura esageratamente finta. E noi donne? Noi donne cambiando il look stiamo sottoscrivendo un inizio per un nuovo sè. Chi ben comincia è a metà dell'opera si sa... e noi iniziamo spesso dai capelli.
Corti, lunghi, a zero, sparati in aria, asimmettrici, orribili, colorati, strani, tutti tirati indietro.. come sono dipende da quanto deve essere grande la rivoluzione...
Ad esempio io mi tagliai i capelli a zero, stile "soldato Jane", per il matrimonio di mia sorella... in senso di ribellione per come quelle della mia famiglia mi avevano conciata... vabbè dai... certi ricordi fanno male all'autostima..
Avete ragione voi uomini a definirci "complicate", delle volte non vi biasimo affatto...vi lascio con colui che coi suoi capelli mi ha fatto innamorare per un intero decennio.

PS. Ho la sensazione che domani tutte le mie lettrici ( oh come sono emozionata al cospetto di questa parola!) andranno dai rispettivi parrucchieri... Quindi un loro contributo economico e volontario per questo mio modesta " spinta motivazionale" non sarrebbe affatto sgradito.
Besos.