martedì 23 giugno 2009

...SCENE DA IKEA...


Tema: un pomeriggio all'Ikea.
Svolgimento: delirio.
Gente, tanta gente, troppa gente che per non perdermi con il mio ragazzo ho dovuto montarmi una lampada rossa in testa; bambini, tanti bambini urlanti, piangenti, correnti, che si dondolavano pericolosamente da dentro il carrello rischiando di cadere e poi doversi farsi rimontare la faccia "seguendo le istruzioni allegate alla confezione".
E poi, file, code ovunque: in bagno, alle casse, per vedere da vicino quella scrivania che fa anche da salvadanaio e porta biancheria... sempre però stando attenta che gli angoli appuntinti della lavagnetta magnetica quadrata che hai finalmente trovato, non si conficchino nella schiena o nel costato del padre di famiglia incazzato che hai dietro .:durante la manovra di marcia-indietro.
Ma quello che più mi ha lasciato allibita a pensare "Questi svedesi sono un fenomeno da studiare" è stato il momento del bar- già perchè loro hanno pensato anche a come fare a rilassarti un attimo dopo aver visto centinaia di sedie, miliardi di scaffali, pile di piatti, e distese e distese di lenzuola a tinta unica o fantasia. Una cooppetta gelato alla modica cifra dim 90 centesimi. Alla cassa di appioppano però solo la coppetta e il fazzolettino.. il resto lo fai tu con la macchinetta automatica che ti fa tutto da sola, basta che tu prema il bottone col gusto che vuoi.
Ovviamente, la prima cosa che ho pensato è stata come si può fregare la tecnologia: ci si potrebbe riuscire non mangiando la coppetta per riutilizzarla...

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