martedì 1 aprile 2008

..e santu paulu miu de Galatina famme na grazia mò a sta signurina..

Il Tarantismo era una forma espressiva d'isteria e repressione sessuale.

Sono arrivata a questa conclusione grazie a una serata in un appartamento, per la prima volta da quando sono qui, davvero spagnolo: un docente di antropologia che cucina, una femme fatal che lavora a radio popolare, una stecca di ragazza inglese, uno a cui piace l'ultimo album di Capossela, una con i capelli blu e un musicista agganciato a twin peaks (io l'ho visto tutto ehehehe-)
Mi sono sempre chiesta sull'esistenza di questo veleno della taranta che spingeva a scalare grate e altari, che gettava al suolo donne in uno spasmo ritmico, che dava spettacolo e inquietava la folla della Cappella di Sant Paolo di Galatina.
I miei ricordi sono molto sfocati, l'ultima taranta c'è stata negli anni novanta, e oltre alle parole di mia mamma che mi raccomandava di non vestirmi di rosso perchè attraeva la furia danzatrice e poteva essere pericoloso, mi rimangono solo le urla di queste donne e il sole che si levava salutando il 29 Giugno.
Con il lavoro di De Martino ho provato ad andare più in fondo al fenomeno e le testimonianze delle donne raccolte dopo la trans e lo sfinimento del ballo mi hanno messo i brividi, così come il racconto su una parente di mia nonna che già da Maggio non riusciva più a stare ferma e pagava i tamburellisti perchè le suonassero tutto il tempo.
E' un canto disperato a ritmo del mio cuore, è una danza sfrenata che mi scorre nelle vente, ne sono sempre più cosciente..

A chi vuole saperne di più consiglio:
" La terra del rimorso " di Ernesto De Martino
www.croponline.org/tarantismo.htm
musica del canzoniere grecanico salentino
due film di grande impatto fimati da Edoardo Winspeare: "Sangue vivo" e "pizzicata"

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